“Nel nostro Botticino si deve sentire il marmo” diceva nonno Piero, che già tre generazioni fa apprezzava la finezza di questa DOC e ne riconosceva la forte componente territoriale.
Antichi metodi di vinificazione
È stato papà Pierangelo Noventa, all’inizio degli anni ’70, a intraprendere la strada della viticoltura con convinzione e con la certezza che la piccola DOC Botticino avrebbe fatto la felicità di assaggiatori e appassionati.
Oggi l’azienda è cresciuta, gli ettari vitati sono aumentati ma il nostro lavoro, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, rispecchia in gran parte gli antichi metodi di vinificazione.
La filosofia della nostra famiglia si propone di trasmettere nei vini il nostro territorio, dando la massima priorità al lavoro della vigna e delle nostre terre uniche e particolari.
In cantina, il metodo post-moderno che il nostro consulente agronomico ed enologico Carlo Ferrini ci ha trasmesso, è una tecnica di vinificazione delicata e tradizionale, atta a esaltare profumi e aromi delle nostre uve, per ottenere vini eleganti e fini.
Le tecniche adottate
Tra le tradizionali metodologie che abbiamo riscoperto ricordiamo le morbide follature ed i rimontaggi a pioggia; le svinature, che vengono effettuate solo manualmente con i secchi; abbiamo anche riscoperto l’utilizzo di botti di cemento, che ci danno ottime soddisfazioni, nelle quali fermenta e affina il Colle degli Ulivi.
Da sempre, inoltre, utilizziamo lieviti selezionati propri dei vitigni che compongono la DOC Botticino e la fermentazione avviene rigorosamente sotto temperatura controllata. Non da ultimo, per i nostri vini utilizziamo solo il mosto fiore.
Queste e molte altre tecniche che adottiamo sono finalizzate alla ricerca della massima finezza ed eleganza in tutta la nostra produzione vinicola.