Tre Bicchieri. Parla Alessandra Noventa / da GamberoRosso.it

Botticino in provincia di Brescia è un angolo di Italia racchiuso da un anfiteatro collinare, territorio ad alta vocazione vitivinicola che regala un vino quasi sconosciuto che porta il suo nome. Che quest’anno, per la prima volta, ha conquistato i tre bicchieri. Un anfiteatro di colline a circa 400 metri sul livello del mare, terreni scoscesi, boschi terrazzati circostanti a garantire protezione dalle intemperie, brezze costanti. In questo ambiente nasce un vino ancora sconosciuto, anche se la Doc compie quest’anno i 50 anni dalla sua nascita.

È il Botticino, un robusto vino rosso che nasce dal marmo di questi territori, dai suoli marnosi e dal microclima speciale. Tutti caratteri che l’azienda Antica Tesa Noventa ha saputo valorizzare in 40 anni di lavoro sulla qualità: puntando, anche in tempi non sospetti, alla riduzione della resa e a un metodo di lavorazione artigianale, nel pieno rispetto delle caratteristiche del territorio e delle uve.

Che, nel caso del Botticcino, sono 4, tutte nostrane: barbera, che regala spiccata eleganza e buona acidità, sangiovese che dà rotondità, schiava gentile che dona freschezza e profumi delicati, e marzemino che assicura colore al vino.Vendemmie tardive e lavorazioni delicate in cantina, con leggera pressatura e soffici follature, caratterizzano il lavoro della famiglia Noventa. A preservare e valorizzare al massimo il patrimonio viticolo di cui godono. Così ci racconta Alessandra Noventa.

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